MyBlog
Learning online with Silvia: https://leggicon.blogspot.com/
Every ten lessons booked, one is free
Autonomia e strumenti compensativi
È molto importante che i ragazzi oggi trovino la via della loro autonomia, che siano essi DSA oppure no. Autonomia per un DSA può essere un computer o un audiolibro, per un non-DSA magari la conoscenza di cosa significa disgrafia o dislessia e la consapevolezza che la violenza è illegale.
Autonomia e potenziale espresso, sono le basi per un futuro sano ed equilibrato dei nostri figli. Ancora oggi ci sono persone che ammiccano e nascondono bambini e ragazzi e loro difficoltà come tecnica di potenziamento del loro benessere. A mio avviso si sbagliano, perché generano persone di due tipi: prepotenti o frustrate.
Ancora oggi si parla di differenze, si sta lontani dal diverso, dal disabile ... dal disonesto ... mmmm, forse no, del disonesto sono in pochi ad aver paura.
Ancora oggi computer e registratore vengono negati agli studenti che ne hanno bisogno, come negare la sedia a rotelle a chi non può camminare o togliere gli occhiali da vista a un miope durante il tema, perché altrimenti gli occhiali lo aiutano a vedere meglio e potrebbe essere bravo.
Ancora oggi siamo nel medioevo rispetto a questi pensieri.
Ancora oggi sembra che un disgrafico non possa apprendere l'inglese o lo spagnolo se non passa per la forma scritta a mano, ebbene signori questo può voler dire solo che in Spagna e in Inghilterra non esistono disgrafici. Magari andremo a chiedere.
Ancora oggi a fronte di leggi che sostengono uno sviluppo autonomo, consapevole e felice, c'è chi ritiene che certi strumenti non debbano essere utilizzati, al pari di chi ritiene che siccome tutti almeno una volta vengono bullizzati, tanto vale sostenere il bullismo così ci si abitua tutti.
Come a dire che chiunque nella vita potrebbe soffrire di epilessia e dunque tanto vale passare una scossetta elettrica a ogni bambino così si abitua.
Chiunque nella vita potrebbe ritrovarsi a non camminare e dunque una settimana al mese obblighiamolo sulla sedia a rotelle affinché si abitui.
Chiunque potrebbe perdere la vista e dunque, una settimana al mese bendati così si abitua.
E se ci abituassimo ad essere anche aperti, cortesi, e lasciare che i ragazzi diventino autonomi con gli strumenti di cui hanno bisogno? Che non significa gettarli nella mischia lavandosene le mani e quello che fanno fanno, ma significa guidarli e fornire loro giuste e chiare indicazioni e validi strumenti.
Magari ci abituiamo a un modo sereno, aperto, accogliente e senza timore, ovviamente senza permettere la violenza, senza accettare bullismo o prese di punta da gruppi di persone che da sole non riescono nemmeno a pensare a cosa indossare, per questo, proprio per questo bisogna sviluppare l'autonomia.
Per questo motivo io faccio da coach linguistico e non mi limito ad insegnare una lingua, seppur competente, mirando solo al livello da quadro europeo. Ciascuno di noi deve saper attraversare il percorso dell'apprendimento portando a casa abilità, competenze, creatività, consapevolezza del proprio potenziale e poi, solo poi, anche conoscenza. Scrivo poi, ma ci si accorge presto che per portare a casa le altre cose, nasce il desiderio della conoscenza che è ben diverso dall'obbligo al sapere. È proprio la parola obbligo che, a mio avviso, non va d'accordo con la parola apprendimento. L'allenamento si, quello è fondamentale ma l'obbligo no.
Ultima cosa che mi sento di dire sull'apprendimento oggi, i pregiudizi e la rigidità, sono i principali nemici dell'autonomia e dell'apprendimento. I pregiudizi e la rigidità non ci rendono migliori degli altri, ci chiudono solo in gabbia. Una gabbia che a qualcuno sembra bella e pregiata, ma è una gabbia.
Cercherò di spiegare meglio cosa intendo.
Un disgrafico ha bisogno di un computer con correttore nelle 3 lingue che studia (lingua madre e due lingue straniere) per imparare ad usarlo, ad usarlo mentre segue le lezioni e ad essere pronto quando avrà la necessità di usarlo. Non concederlo, significa allontanarlo dalla sua autonomia e dal suo potenziale. Se Stephen Hawking si fosse fissato a voler camminare o scrivere a mano, sarebbe diventato un grandissimo depresso allettato. Lui ha messo a regime il suo intero potenziale con tantissimi strumenti, dimostrandoci la possibilità in ogni caso di essere una persona grandiosa, utile alla scienza e all'umanità, di avere amici, colleghi, riconoscimenti, stipendio, una vita dignitosa. Perché togliere tutto questo ai disgrafici? o ai discalculici o ai dislessici?
Certo se chi usa il nucleare lo usa per distruggere, allora va fermato. Non è che il nucleare non sia una grande invenzione è che non si è voluto fermare chi ne ha fatto un uso sbagliato. Una scelta.
Quando un professore ti dice no al computer perché distrae, perché se non scrive non impara l'ortografia, perché se registra non memorizza ... Quando un professore preferisce un altro professore di sostegno per scrivere al posto dell'alunno piuttosto che lasciare che l'alunno operi in autonomia con un registratore ... cosa sta facendo in realtà?
Questa la riflessione che vi lascio ... buona autonomia a tutti, anhe a chi non mi amerà per questo post.
Silvia
Cari amici,
Purtroppo, tristemente, rimango ancora sorpresa nell'osservare come la scuola molto spesso, e forse inconsapevolmente, lavora sempre di più al negativo che al positivo. C'è sempre qualcosa o qualcuno pronto a mettere questi ragazzi a disagio, c'è sempre qualcuno che pensa di chiamare integrazione qualcosa che genera solo umiliazione e frustrazione e, nel 2023, questo non va bene. Non va bene neanche per quelli che vengono cresciuti nella bambagia, chiusi in un mondo ovattato con mamma e papà presenti su ogni cosa, pronti a proteggerli dai cattivi e gli inferiori, senza farsi accorgere (almeno sembra), perché un giorno questo bambino così brillante e protetto, sarà solo di fronte ad una massa di ex-bambini che invece la vita se la sono dovuta sudare e non saprà che fare, e voi non ci sarete.
Io studiavo e insegnavo in Finlandia nel 1994, ero extracomunitaria ma non ho mai vissuto umiliazioni o frustrazioni, anzi mi sono stati forniti già allora tutti gli strumenti per essere autonoma da subito rispettando le leggi. Chiarimenti sul corso che seguivo all'università, professori pronti al dialogo, un posto in biblioteca con un computer e una email gratis (quando da noi si pagavano), la possibilità di studiare sui libri o in digitale e tutto quanto mi serviva per essere autonoma e non sentirmi diversa dagli autoctoni, con i quali invece ho avuto il tempo di socializzare liberamente con passeggiate, chiacchierate, cene. Mi dicevano sempre che se stavo bene da loro, sarebbero stati bene e non avrebbero avuto paura di un decadimento strutturale della loro società.
Nessuno mi ha mai detto "Se non capisci chiedi al compagno più bravo di te", nessun finlandese mi ha mai detto "ma perché sei così e non fai il tuo dovere?". Che vuol dire sei "così"?
Soprattutto il digitale, ti permetteva di spendere meno. Se ad esempio in banca andavi e usavi la macchina-sportello per fare le tue operazioni non pagavi la commissione che, invece, pagavi se ti rivolgevi alla persona addetta per la stessa operazione. Dal momento che spesso non riuscivo a fare l'operazione alla macchina perché non conoscevo la lingua, quando l'addetto capiva di cosa avevo bisogno si alzava e mi faceva vedere come fare l'operazione alla macchina per non sprecare i miei soldi in inutili operazioni che potevo fare in autonomia. Una gentilezza non da poco.
Parlando di scuola, oggi, c'è ancora gente che si rifiuta di usare il registro elettronico o che ci scrive compiti sbagliati per confondere genitori (costretti a firmare un patto di corresponsabilità non rispettato) e alunni, che secondo loro devono saper chiedere a quelli più bravi. Parlo soprattutto per i DSA, disgrafici, discalculi e con difficoltà di attenzione, molti professori oggi fanno questo così quelli che non prestano attenzione sono costretti a prestarla (come far fare una camminata veloce a chi sta su una carrozzella) e se non ci riescono sono costretti ad ammettere di non riuscire (sentendosi idioti e umiliati) e a chiedere a quelli "bravi" (cioè quelli capaci di scrivere il corsivo sotto dettatura, ecco la reale distinzione dell'intelligenza, diciamo la verità). Questa è la relazione che si crea ancora oggi in alcune scuole. Frustrazione in prima linea, un approccio educativo-pedagogico rinomato in tutte le migliori università: l'inclusione del deficiente.
Come mai un professore non capisce che un corretto uso del registro elettronico permette a questi ragazzi di sentirsi più sicuri? che l'uso di un registratore vocale li aiuta a ritrovarsi quando si perdono? Che se disegnano mentre il professore spiega forse riescono a seguire la spiegazione? In fondo quanti di noi non usano il calendario digitale per ricordare gli appunatmenti, le visite, le scadenze e i compleanni? Quanti di noi usano ancora l'agendina dei numeri di telefono a mano? Quanti di noi preferiscono il telefono fisso a casa e non hanno il cellulare, o meglio, non hanno nemmeno il fisso a casa preferirebbero le cabine telefoniche pubbliche se ce ne fossero. Immagino tutti quei professori che non tollerano l'uso del registro elettronico, sicuramente sono senza cellulare, senza email, senza whatsapp e possibilmente senza lavatrice.
Il digitale fa male? Si, a tutti quei ragazzi che a casa vengono messi davanti alla play station come se fosse una baby sitter., ma l'errore è di chi ce li lascia non del digitale. Si, a tutti quegli studenti che in classe seguono lezioni attraverso video senza dialogo, senza possibilità di fare domande ad un docente preparato e senza possibilità di sbagliare, pena l'umiliazione davanti a tutti e a volte anche la nota per non aver compreso, anche in questo caso l'errore è del docente e non dello studente o del video, che magari è anche fatto bene.
Mi domando sempre quanto tempo una persona assunta per condurre il treno Freccia Rossa, potrebbe mantenere il suo posto di lavoro solo perché, contrario all'alta velocità, comincia a guidare il treno a 30km/h.
A scuola tutto è permesso. La chiamano autonomia e ti dicono che la devi accettare, ma io vengo obbligata a firmare un patto di corresponsabilità e pretendo che questo patto venga accettato, ma il ministero ha messo a disposizione uno e più strumenti ottimi per gli alunni e mi aspetterei che ne regolasse l'utilizzo per tutti.
Se fino a questo momento ho fatto finta di nulla, ora sono stanca, non mi interessa più del professore incompetente o colluso o del ministero che se ne frega, mi interessa sapere dove vengono spesi i miei soldi, mi interessa capire perché girano e rigirano intorno alle graduatorie e ai mille "sortilegi" pur di vendere un corsetto da 60 CFU in più e non vanno veramente a dire quali sono le regole e le competenze necessarie e chi le ha può passare.
A scuola ci sono ancora persone che parlano in dialetto, che urlano e puniscono, che non capiscono la difficoltà in termini di attenzione di un disgrafico e quindi lo puniscono invece di lasciare che possa usare i suoi strumenti. No alle mappe, no al digitale, no a lezioni interessanti ... non mi stupirei a sentir dire no a chi sta su una sedia a rotelle o a chi indossa gli occhiali.
In bocca al lupo ragazzi, con l'augurio che chi si è cibato di violenza riesca a comprendere che può fermarla solo non facendola.
Dear Parents,
First of all, to be a person with specific learning disabilities does not mean to be an "idiot" but, in case, a "genius". I could seem brutal, but who gains long life on Earth? T-rex or small animals?
Having said this, however, it is easy to understand that they are children and then teenagers and we, the adults, are their caregivers. We influence their life: parents, family members, and teachers.
A clear and welcoming communicative exchange between the school and the parents is essential.
There are two aspects in particular that I consider essential for every student, in particular for a special needs one:
A) remember that parents are directly responsible for the child; an inclusive school opens a dialogue to allow them to understand and decide. Anything must be imposed.
B) The pupil must grow up in an accepting, welcoming environment, noting his positive results and not every single mistake and, above all, never mocked by teachers, classmates and, least of all but not less importantly, by the parents of other children.
Gratification is much more functional than punishment.
Working in class:
The student must be allowed longer times for the written tests or less work at the same time;
the student must be able to make use of support tools (calculator, a computer, a recorder);
significant are the mind maps, those that the student build and not those free downloaded from the internet;
Acts of bullying, derision, or demonstration of superiority must not be allowed in class.
Every school should work in this direction, no matter the presence or absence of special needs students.
The teacher must think of himself as a guide who accompanies each pupil on his journey in a creative, welcoming and expert way.
I agree with them that their salary doesn't give justice; I agree with them if they decide to ask for a raise; I am afraid I have to disagree with them if they lower their professional level to the detriment of students because of the slow salary.
Cari genitori,
Per prima cosa un DSA è un "genio" e non un "idiota", sembro brutale ma pensateci: chi si è guadagnato vita lunga sul pianeta terra? I feroci e svelti e giganti T-Rex o i piccoli, lenti e osservatori animali più piccoli?
Detto questo è facile comprendere, però, che sono bambini e poi ragazzi e che noi adulti tutti (genitori, parenti, amici e insegnanti) siamo le loro guide e influenziamo il loro percorso di vita, ciò che percepiscono e come si sentono.
A scuola è fondamentale che ci sia uno scambio comunicativo chiaro e accogliente da parte della scuola con i genitori.
Due aspetti a mio avviso non vanno mai dimenticati:
A) i genitori sono i diretti responsabili del bambino, una scuola inclusiva apre un dialogo per permettere loro di comprendere e di decidere, nessuna imposizione può mai funzionare.
B) L'alunno deve crescere in un ambiente di accettazione, di accoglienza, notando i suoi risultati positivi e non ogni singolo errore e soprattutto mai deriso da insegnanti, da compagni e men che meno da genitori di altri bambini.
La gratificazione è molto più funzionale della punizione.
Dal punto di del lavoro in aula:
All’alunno vanno concessi tempi più lunghi per le prove scritte, o minor lavoro nello stesso tempo;
lo studente deve potersi avvalere di strumenti di supporto, (calcolatrice, un computer, un registratore);
di aiuto sono le mappe mentali, quelle che l'alunno viene aiutato a costruire e non quelle scaricate da internet;
alla classe non devono esser permessi atti di bullismo, di derisione, di discriminazioni di superiorità. Ogni scuola dovrebbe lavorare in questo senso a prescindere dalla presenza, o meno, di DSA in classe.
L'insegnante si deve pensare come una guida che accompagna ogni singolo alunno nel suo percorso, in modo creativo, accogliente e esperto. Sono d'accordo con loro che lo stipendio non rende giustizia, sono d'accordo con loro se decidono di chiedere un aumento, non sono d'accordo con loro se per sopperire al poco stipendio, abbassano il loro livello professionale a discapito dei ragazzi.
Learning online with Silvia: https://leggicon.blogspot.com/
Some pedagogy,
Learning seems rational, and indeed, it must be rational, clear, and precise objectives in courses aimed at developing one's professionalism. In this case, we are talking about adult learning, or almost. Learning is not only logical but often analogical, we learn in some way that we do not even understand, but we do it.
The analogical one is often an experiential path, which teaches us more than what we perceive at the moment. Music is the best example to talk about this illogical learning:
We study music.
We learn the musical score.
We begin to read the notes and their values.
We pick up the instrument and begin to take our first steps.
All this implies learning a different language, the ability to understand the instrument, knowing the material it is made of, getting in touch with ourselves and our emotions (we like it, we do not like it), and non-natural mobility of hands in the case of guitar, piano, violin, which needs technique. We acquire essential motor skills and understand the importance of exercising technique (it is needed to play, ski and speak and write). We learn how to breathe, and with more regular breathing, we get less sick and can live more relaxed. We care about the ancient traditions related to the type of instrument or music.
SilviaC.
Dear Friends,
Nature, Art, Relation, and Experience are the basis of learning.
When I talk about education, I always talk about strengthening.
Never think of what you can't do; focus on what you want to do and how you can do it.
Children and adolescents sometimes fear not making it; they fear judgement and too often feel inadequate.
Through art, storytelling and theatre, I make them understand that they can, one way or another.
If their expectation is adequate, they can get there.
See you soon.
Love Silvia
January 31, 2023
Dearest friends,
As a Roman cousin said, 2023 is the year of luck. We all hope that 2023 will be a lucky year; the hope of everyone (or almost) is that the war will end, that everyone can find a life worthy of rights, hygiene, education, and work, and that no one has to die anymore in the sea pursuing a hope of life. These, however, are thoughts that we travel several times a year; we cannot reduce them to a light wish for the beginning of the year.
These are the objectives of the UN and all the correlated organizations. They should be the intentions of every good government.
We all feel good in a welcoming world, being appreciated and valued.
In wishing a happy new year, I usually look for something lighter because, in recent years, lightness has made my lifestyle.
A lightness that shouldn't be confused with idiocy or carelessness, a lightness that shouldn't be replaced with a let's talk about beautiful things and pretend that ugly things don't exist.
When you have a problem, talking about it lightens your soul.
The lightness to give the proper importance to things and look at the word with a smile, even when it is not so lovely.
I am fortunate; I have never lost touch with the little girl I was, with her desire for genuineness, sincere laughter, her curiosity about the world, her passion for masks, parties, travel, outdoor games and board games with friends.
Unfortunately, many see children as something, not a person, that is growing to be adults, incapable of intelligence or lightness.
They are often considered more silly than light. On the other hand, children are intelligent but with little knowledge of our way of coping with life.
They are primordial and in contact with primordial life. They know how to grow, learn, observe, and understand all things that we adults do only through the filters we have chosen to wear during our lives.
Not children; they recognize the essentials of life.
My wish of lightness for 2023 is for adults who have lost contact with the child they have been with. May 2023 help them return to looking at the world by cleaning up the prejudices they have grown up in life in their souls by hiding their child-ego.
I wish all adults to become aware that if children are happy as children, they will build a happy world; let's hope for happiness made up of human principles.
Best wishes to all the children of the world so that each of them may have a dignified, worthy and welcoming future without wars or violence.
Happy 2023 from SilviaC.